Il legno, nella storia, è sempre stato usato sia come supporto strutturale che come materiale di pregio per lavorazioni a tornio e scalpello.
Ogni restauro, per questo motivo, richiede sempre un’attenta analisi di studio preliminare e progettuale, specie di fronte a materiale ligneo policromo alle cui problematiche conservative del legno si aggiungono quelle relative agli strati pittorici.
Per capire bene come affrontare un restauro ligneo bisogna comprendere che il legno è un organismo vivente che continua ad interagire e adattarsi all’ambiente esterno, anche a distanza di secoli da quando l’albero è stato abbattuto. Diciamo che i problemi cominciano quando vengono meno le capacità di adattamento ambientale della materia lignea.
Le cause principali del deterioramento del legno possono essere fisiche, dovute ad un ambiente troppo secco o troppo umido che possono portarlo a disidratarsi o marcire, vegetali, dovute a parassiti come funghi o muffe, e animali, dovute alla presenza di insetti come tarli o termiti.
E’ fondamentale in fase di progettazione di interventi conservativi su manufatti di valore storico-artistico tenere sempre in considerazione il risanamento ambientale ed il monitoraggio dei livelli di umidità.